Sardegna ed Energie Rinnovabili: stop di 18 mesi e conseguenze future

La Sardegna si trova al centro di un dibattito acceso riguardante lo sviluppo delle energie rinnovabili. Recentemente, l’isola ha deciso di sospendere per 18 mesi l’installazione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici, una scelta che sta sollevando numerose preoccupazioni nel settore energetico e tra i cittadini.

Motivazioni del blocco delle rinnovabili in Sardegna

Il Consiglio regionale della Sardegna ha deciso di fermare l’installazione di nuovi impianti di energia rinnovabile per 18 mesi per tutelare il paesaggio e garantire uno sviluppo sostenibile. La Legge Regionale n. 5/2023, pubblicata il 4 luglio, introduce misure urgenti per prevenire impatti irreversibili sul territorio, sospendendo la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici nelle seguenti aree:

  • aree naturali protette;
  • zone umide di importanza internazionale;
  • aree agricole e a rischio idrogeologico;
  • territori a meno di 7 km da beni culturali;
  • fascia di 300 metri dalla battigia;
  • zone gravate da usi civici e di interesse archeologico;
  • aree montuose sopra i 1.200 metri sul livello del mare;
  • parchi e riserve nazionali o regionali;
  • territori coperti da foreste e da boschi.

Questa decisione è stata influenzata dai dati diffusi nel 2023 dalla Regione Sardegna, che hanno rivelato una situazione energetica complessa. Attualmente, il 75% dell’energia prodotta nell’isola proviene ancora da combustibili fossili, con il carbone che rappresenta il 33% e il gas naturale il 34%. Le energie rinnovabili contribuiscono in misura minore: l’energia eolica copre il 13%, il fotovoltaico il 9% e l’energia idraulica solo il 3%. Questi dati sottolineano l’urgenza di migliorare l’efficienza energetica e ridurre le perdite di trasmissione per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili.

Implicazioni economiche e ambientali dello stop

Le associazioni ambientaliste e l’industria delle rinnovabili hanno espresso preoccupazione per questa sospensione, sostenendo che potrebbe frenare lo sviluppo energetico dell’isola e rallentare la transizione verso un mix energetico più sostenibile. Con un potenziale significativo per l’energia solare ed eolica, la Sardegna rischia di non sfruttare appieno queste risorse, limitando così l’innovazione nel settore.

L’impatto economico della moratoria ha sollevato notevoli preoccupazioni, in particolare per gli investimenti e l’occupazione. Secondo Legambiente, la sospensione potrebbe comportare una perdita di investimenti tra i 2 e i 3 miliardi di euro, oltre a ritardare l’arrivo di tecnologie avanzate, come gli impianti fotovoltaici, fondamentali per rendere l’energia più accessibile. Questo non solo danneggerebbe l’industria locale, ma potrebbe anche causare la perdita di numerosi posti di lavoro, rallentando l’innovazione e la competitività economica della regione. 

Inoltre, il rallentamento della transizione energetica rischia di compromettere il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), ostacolando il contributo della Sardegna alla lotta contro i cambiamenti climatici e la sua capacità di diventare un modello di sostenibilità.

Prospettive future per le energie rinnovabili in Sardegna

Il futuro delle energie rinnovabili in Sardegna rimane incerto. La moratoria potrebbe offrire l’opportunità di rivedere la strategia energetica dell’isola, integrando maggiormente le comunità locali e valorizzando le piccole imprese. Tuttavia, questo blocco rappresenta un ostacolo significativo per fornitori che offrono energia rinnovabile,come PLT Puregreen, Edison e Ajò Energia, quest’ ultimo proprio radicato nel territorio sardo, limitando la loro capacità di espandere l’offerta di energia sostenibile. Ciò potrebbe rallentare la disponibilità di soluzioni ecocompatibili per i consumatori e frenare il processo di transizione verso un modello energetico più sostenibile. Alcuni propongono l’integrazione con sistemi di accumulo e tecnologie avanzate per ridurre l’impatto ambientale, ma solo un approccio equilibrato potrà garantire un futuro energetico sostenibile per l’isola.

 

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/stop-energie-rinnovabili-sardegna/

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